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Corpus in fabula: imperativi benefattivi come azioni congiunte

Gazzoni, Sandra

Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da USP; Universidade de São Paulo; Faculdade de Filosofia, Letras e Ciências Humanas 2020-03-19

Acesso online. A biblioteca também possui exemplares impressos.

  • Título:
    Corpus in fabula: imperativi benefattivi come azioni congiunte
  • Autor: Gazzoni, Sandra
  • Orientador: Maggio, Giliola
  • Assuntos: Atenuação Linguística; Embodied Cognition; Empatia; Dativo Benefactivo; Comunicação Intercultural; Comunicazione Interculturale; Attenuazione Linguistica; Dativo Benefattivo
  • Notas: Tese (Doutorado)
  • Descrição: Corpus in fabula. Imperativi benefattivi come azioni congiunte è uno studio cross-linguistico interdisciplinare che mette a confronto alcuni modi di formulare richieste facendo uso dell\'imperativo in italiano (I), in portoghese brasiliano (PB) e in castigliano andino ecuadoriano (CAE). In particolare, vengono prese in esame tre modalità (una per ogni lingua) che, nonostante le differenti strutture grammaticali, presentano la peculiarità di utilizzare l\'imperativo accompagnato da un pronome dativo benefattivo, esempio: I - Chiudimi la porta; PB - Feche a porta pra mim; CAE - Dame cerrando la puerta. La nostra ipotesi è che il pronome dativo benefattivo (+ il verbo DAR, nel caso del CAE) conferisca un valore attenuato alla richiesta in quanto, evocando la presenza di un\'altra persona al posto o a beneficio della quale si svolge l\'azione espressa dal verbo, introdurrebbe un elemento di interazione più o meno esplicito e aggiungerebbe un valore affettivo, di solidarietà, all\'azione stessa. Dal punto di vista empirico, l\'indagine ha previsto due fasi: nella prima, tre questionari online (uno per ogni lingua) sono stati sottoposti a parlanti nativi per valutare principalmente il valore attenuativo e interazionale delle forme imperative oggetto di analisi. I questionari sono stati costruiti in modo da risultare propedeutici (studio pilota) alla seconda parte empirica della ricerca, la quale si fonda sulla teoria della simulazione incarnata (embodied simulation) applicata al linguaggio. Secondo tale approccio teorico, la comprensione di frasi che esprimono azioni attiva la simulazione, a livello sensorimotorio, di quelle azioni. In base a ciò e anche in base a numerosi esperimenti realizzati nell\'ambito del linguaggio e della cognizione incarnata (embodied cognition), è stato proposto (abbozzato in via teorica, ma non implementato) uno studio comportamentale dal quale dovrebbe emergere la diversa organizzazione dell\'azione evocata dalle forme linguistiche con l\'imperativo standard (senza pronome) e con l\'imperativo benefattivo (con il pronome dativo benefattivo) in I, PB e CAE. I risultati della prima parte della ricerca hanno messo in luce che, per i rispondenti italiani, l\'imperativo benefattivo non attenua le richieste verbali; al contrario, i dati relativi sia ai rispondenti brasiliani che a quelli ecuadoriani (andini) dimostrano che l\'imperativo benefattivo è considerato un attenuatore. Lanalisi statistica, inoltre, ha messo in evidenza che l\'imperativo benefattivo, rispetto all\'imperativo standard, evoca maggiore interazione in tutti e tre i campioni/lingue oggetto di studio e ciò anche quando, dal punto di vista pragmatico, non funziona come un attenuatore (è il caso dellitaliano). Questi elementi supportano la possibilità, a livello teorico, che la simulazione elicitata nello studio comportamentale, se presente, si manifesterà in modo diverso nei due tipi di imperativo.
  • DOI: 10.11606/T.8.2020.tde-13062020-134440
  • Editor: Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da USP; Universidade de São Paulo; Faculdade de Filosofia, Letras e Ciências Humanas
  • Data de criação/publicação: 2020-03-19
  • Formato: Adobe PDF
  • Idioma: Italiano

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